All'ultimo festival di Perpignan, l'appuntamento internazionale sul fotogiornalismo, davanti alla sua postazione c'era la coda: fotografi di tutto il mondo con il loro book o il loro MacBook Air tra le mani per mostrarle il loro portfolio. Marie-Pierre Subtil ha capito in quel momento che 6 Mois, la rivista che ha fondato e che dirige, <<è diventata un punto di riferimento per il fotogiornalismo mondiale>>.
Foto di Alessandra Sanguinetti |
6 Mois è un'idea che è nata e si è sviluppata in fretta. La redazione sta tutta in due stanze luminose del palazzo della casa editrice Les Arènes, in Rue Jacob a Parigi. Tre giovani giornaliste e Marie-Pierre Subtil (Editor in Chief) montano da sole ogni numero.
<<Anche per questo 6 Mois è una rivista semestrale. Abbiamo bisogno di tempo per fare le cose con cura artigianale>> dice la redattrice capo. Il primo numero è uscito un anno fa e gli abbonamenti sono già esplosi, in Francia e all'estero. Un numero ogni sei mesi, 350 pagine, 100 fotografie, nessuna pubblicità (incredibile, ripeto: nessuna pubblicità!), una media di 40 mila copie vendute e un numero crescente di abbonamenti in tutto il mondo, Italia compresa. 6 Mois è nato nella primavera del 2011, tra le risate degli addetti ai lavori che ripetevano: il fotogiornalismo è morto... ma siete matti.. La prima tiratura è andata subito esaurita e si è ristampato rapidamente. Dal 13 marzo è nelle librerie il terzo numero. L'Africa è il tema di copertina. I testi sono ancora solo in francese [anche se gli editori stanno lavorando a degli accordi di coedizione con editori locali nelle principali lingue] però niente della rivista parla della Francia e il mix di fotografi è davvero internazionale se si guarda ai nomi degli autori del secondo numero: un danese, un francese, un inglese, uno svedese, un americano, un cinese, un argentino e due fotografe italiane [Alessandra Sanguinetti e Roberta Valerio.
Copertina del III numero del semestrale 6Mois nelle librerie dal 13 marzo 2012 |
Foto di Vivian Maier |
Marie spiega l'idea che è alla base del magazine: << Siamo in piena post-mondializzazione. In pieno post-Internet. Su internet ci sono ogni giorno miliardi di nuove immagini di ogni genere e forma. La nostra rivista prende il tempo di fare una selezione tra le migliaia di fotografie prodotte, di riordinarle e di organizzarle in una forma che racconti una storia. I lettori hanno capito che questo serve>>.
Marie spiega anche che sceglie le fotografie e le 'storie' da pubblicare in base a un criterio molto soggettivo: <<Se mi colpiscono, se mi toccano, toccheranno anche gli altri>>. Ogni foto è montata come in un racconto e accompagnata da lunghe didascalie che vengono scritte a seguito di un intenso dialogo con il fotografo che le ha scattate. <<Predirigo le fotografie che nascono da un progetto personale dell'autore e che richiedono tempo e passione. Non ci interessano le foto scoop isolate>>. Per le domande che nascono nella letura c'è l'articolo che segue ogni reportage. Poi esiste la formula della FotoBiografia o Il Mondo di dedicato all'immaginario di un fotografo.
Marie-Pierre Subtil |
6 Mois esce a marzo e a ottobre, costa 25 euro. Per me ne vale la pena.
Foto di Vivian Maier |
Foto di Alessandra Sanguinetti |
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